No alle barriere! Il calcio è di tutti - 
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01 dic 24 / 14:32

No alle barriere! Il calcio è di tutti

La Fiorentina celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con una domenica all'insegna dell'inclusione, al Viola Park e al Franchi,  insieme agli atleti special di AC Ossona, QuartoTempo Firenze e i nerazzurri di Sporting 4E

Nel weekend di gare dedicato alla Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità (3 dicembre), il Viola Park ha ospitato un test match tra i viola dell'AC Ossona e QuartoTempo Firenze e la squadra di Sporting 4E adottati da FC Internazionale. Un'occasione unica per promuovere il calcio come sport per tutti, senza barriere, in un luogo nato per essere accogliente e dove ognuno possa sentirsi parte di una grande famiglia. 

La delegazione completa degli atleti con disabilità cognitivo relazionale – che militano nei campionati della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC vestendo i colori viola e nerazzurri – ha raggiunto poi l’Artemio Franchi per sfilare in campo prima di Fiorentina-Inter e raccogliere l’abbraccio dei tifosi: un momento emozionante e significativo che sottolinea l'importanza di unire le forze per costruire un calcio sempre più inclusivo, rispettoso della diversità e aperto a ogni tipo di abilità.

L’attività si è aggiunta a quelle previste da Lega Serie A e la FIGC per fare squadra nel promuovere il messaggio “#ilcalcioèditutti – per un calcio senza barriere!” e che prevede, tra le varie attivazioni, l’accompagnamento in campo degli Ufficiali di gara e dei Capitani da parte di atleti della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Nata nel 2019, ha come obiettivo lo sviluppo e la diffusione della pratica calcistica per le persone con disabilità e organizza una Competizione di calcio a 7 che attualmente vede la partecipazione di 250 squadre di 17 diverse regioni e conta 4000 tesserati tra calciatrici, calciatori, allenatori e dirigenti.

AC Ossona e QuartoTempo Firenze sono stati “adottati” dalla Fiorentina oltre 6 anni e grazie al calcio vivono una significativa esperienza di inclusione e condivisione, in campo e fuori dal campo.